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Nuove vie lunghe in Bavona


Nel 1984 tre alpinisti - free-climber ticinesi sono andati alla base della parete, vi hanno arrampicato tutto il grande diedro e, prima che facesse buio, sono sbucati in cima.

Trent’anni dopo L’oca, Erik e Dario sono andati alla base della parete – avevano bene in mente la linea da seguire per la loro nuova via - appena attaccato, hanno cominciato a trovare chiodi a fessura e alcuni spit, ma tutto il materiale sembrava talmente vecchio e spesso anche nascosto dalla vegetazione che avevano l’impressione di trovarsi in un « museo verticale », e questo dall’inizio fino alla fine della parete. Che sia stata la prima ripetizione ?

Cameroni in apertura (1984)

Anche se durante le prime esplorazioni non avevano visto i chiodi già presenti su « Sogno o Sonlerto » sono comunque riusciti a vedere le fessure della linea che sarà « Tris di punti neri ». Poco più tardi questa cordata comincerà ad aprire i primi cinque tiri della via.

Il cantiere resterà tale per alcuni anni : il ritardo è anche dovuto all’apertura di « Alice » a Terasc, sul lato opposto della valle.

Nel 2015 si ritorna alla parete del museo verticale e alla cordata si aggiunge anche Matia. Durante quell’estate vengono aperti gli ultimi due tiri, dove con un gran colpo fortuna si sono trovate alcune tacche per passare in libera dal liscione alla fine del diedro. I lavori di pulizia, disgaggio, taglio alberi e creazione di fessure da linee di ciuffi d’erba impegnano per diverse giornate, ma sono talmente piacevoli che vengono fatti anche su « Sogno o Sonlerto ».

Relazioni delle vie nella sezione topos e qualche foto nel portfolio!

Sa vedum!

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